Adagiata tra le colline della provincia di Caltanissetta, Villalba è un piccolo paese siciliano che custodisce intatti i valori della terra, della fede e della Comunità. Fondata nel 1751 dal barone Nicolò Palmieri, la cittadina ha origini nobiliari ma un’anima profondamente contadina. Qui il tempo scorre lento, scandito dal lavoro nei campi e dai ritmi delle stagioni, in un’atmosfera che racconta ancora la Sicilia più autentica.
Villalba è conosciuta per i suoi prodotti agricoli d’eccellenza: grano, lenticchie e il rinomato pomodoro siccagno, coltivato senza irrigazione, simbolo di un’agricoltura resistente e di qualità. L’identità del paese si lega fortemente a queste colture, che non sono solo economia, ma cultura, tradizione e memoria.
Nel centro del paese si affacciano alcuni dei principali luoghi di culto e interesse storico. La Chiesa Madre di San Giuseppe, patrono di Villalba, custodisce una splendida statua settecentesca e accoglie ogni anno centinaia di fedeli durante la festa a lui dedicata. Altri luoghi simbolici sono la Chiesa della Concezione, risalente al 1795, e la Cappella del Calvario, sulla collina che sovrasta il borgo, teatro dei riti del Venerdì Santo e della tradizionale Via Crucis.

Il calendario villalbese è ricco di eventi che uniscono religione, cultura e convivialità. La più sentita è la festa di San Giuseppe, che si celebra ad Agosto con una processione solenne, l’allestimento delle tavolate votive e la distribuzione dei dolci tipici della tradizione. Altro momento importante dell’anno è la Sagra della Lenticchia e del Pomodoro Siccagno, che valorizza le eccellenze locali con degustazioni, musica popolare e incontri tra produttori e visitatori.
Passeggiare per le vie di Villalba significa entrare in contatto con una comunità viva, accogliente e profondamente legata alle sue radici. Le sere d’estate, tra i tavolini all’aperto dei bar e le sedie sistemate sotto gli alberi, il paese si riempie di voci, racconti e profumi familiari.
Villalba è un piccolo angolo di Sicilia dove la tradizione non è solo ricordo, ma vita quotidiana. Un borgo che invita a rallentare, ad ascoltare.







